Obiettivo del progetto NaturAlbania BLUECoaAL-ITion è la salvaguardia degli ambienti marini e lagunari presenti nelle aree protette dell’Albania. Le attività svolte nell’ambito di tale progetto mirano alla tutela di particolari specie animali e vegetali, alla costruzione di piani di gestione del territorio efficaci e allo sviluppo di un’offerta turistica sostenibile, che faccia dell’attenzione verso la preservazione e la valorizzazione dell’ambiente il proprio punto di forza.
Il progetto è realizzato da CELIM in collaborazione con CESVI e VIS e coinvolge numerosi partner di enorme esperienza nell’ambito dello studio e della ricerca in campo naturalistico, ambientale e della tutela del paesaggio.
Nell’ambito di NaturAlbania BLUECoaAL-ITion, da lunedì 18 a venerdì 22 ottobre 2021, CELIM ha affiancato un gruppo di ricercatori e docenti del dipartimento DICCA (Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica e Ambientale) dell’Università di Genova, impegnato in una missione all’interno del Paesaggio Protetto di Vjosa-Narta e nelle località costiere di Himara e Porto Palermo.
Nel corso della missione, i ricercatori hanno effettuato un primo sopralluogo nella zona di Porto Palermo, di pertinenza della Municipalità di Himara, con il duplice obiettivo di contribuire ad aggiornare il piano di sviluppo locale e di individuare alcune azioni concrete da intraprendere in ambito ambientale e turistico-culturale nella zona di Porto Palermo.
L’osservazione sul campo, unita ad una partecipata e fruttuosa discussione con il Dirigente del Dipartimento per lo Sviluppo Economico e Sociale della Municipalità di Himara, dott. Laert Mezani, ha permesso di individuare le aree più rilevanti, sia da un punto di vista ambientale che turistico, che necessitano di essere tutelate da un piano di gestione in grado di rispettare e valorizzare il territorio. In particolare, i ricercatori si sono concentrati sulla proposta di misure specifiche per la tutela delle praterie di Posidonia oceanica che caratterizzano i fondali marini di quest’area. La Posidonia è una pianta acquatica con un ruolo fondamentale all’interno degli habitat marini, una drastica riduzione della sua popolazione comporterebbe dei gravi squilibri ecologici.
Il gruppo di ricerca si è dedicato inoltre all’allestimento di un sensore per la registrazione del regime idrodinamico della laguna di Narta e allo svolgimento di un rilievo batimetrico dell’intera laguna. Fin’ora non era mai stato condotto uno studio di questo tipo all’interno dell’area protetta e non esistevano dati affidabili sulla conformazione morfologica del fondale della laguna. Lo scopo di tali azioni è quello di comprendere i meccanismi che regolano gli scambi idrodinamici fra la laguna e il mare, con l’obiettivo di identificarne, ove presenti, dei pattern di stagionalità.
Le prime rilevazioni registrate sono incoraggianti e dimostrano che il sensore è funzionante ed è stato allestito in modo corretto. Una volta acquisito un numero sufficiente di rilevazioni nel corso dei prossimi mesi, saremo finalmente in grado di generare dei modelli numerici in grado di stimare le risposte della laguna a seguito di eventuali alterazioni della sua conformazione geometrica.