Il futuro nasce dal mare

Si è svolta dal 16 al 21 Settembre una missione di studio organizzata dall’UNDP in favore dei partner di sviluppo associati al progetto finanziato dall’AICS “Support to Marine and Coastal Protected Areas”.

L’area marina Protetta delle Egadi – la più grande del Mediterraneo con i suoi 54.000 ettari – è stata scelta in ragione della particolarità di avere ben 4 zone di protezione differenziate e per essere gestita direttamente dal Municipio.

Tale caratteristica, unica nel panorama delle AMP italiane, ha risvolti molto importanti poiché, come illustrato in tutti gli incontri, la gestione deve necessariamente coniugare la protezione della biodiversità e del ricco patrimonio naturalistico della più grande AMP con la sua sostenibilità economica, l’inclusione di tutti gli attori competenti ed il senso di proprietà degli abitanti dell’arcipelago.

In particolare l’AMP delle Egadi ha raggiunto il pareggio di bilancio e conta su circa 350.000 Euro di entrate dirette (concessioni, ormeggi, ticket d’ingresso, etc.etc.) passando, al contempo, da una decina di collaboratori part-time nel 2010 ad uno staff di 30 persone nel 2018.

In buona sostanza, un Area Marina Protetta, quella delle Egadi, calata nella quotidianità di una popolazione che ne difende la biodiversità, ma che da essa trae anche sostentamento economico. Uno scenario che, a giudizio unanime, meglio di qualunque altro si adatta alle realtà di un progetto di sviluppo quale quello eseguito dall’UNDP, ponendo gli amministratori locali dell’area marina protetta di Karaburun-Sazan in grado replicare molti aspetti positivi appresi ed apprezzati durante la missione di studio.

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